Otoplastica

Torna ad Interventi

L' orecchio è composto da un singolo scheletro cartilagineo ricoperto da cute ed un sottile strato di sottocute fortemente adesi ad esso; unica eccezione è il lobulo che risulta mobile e lasso rispetto a tale impalcatura.

Le orecchie prominenti è una malformazione la cui deformità principale consiste nella riduzione o assenza della piega cartilaginea, in corrispondenza del padiglione, chiamata antelice, con conseguente appiattimento della pinna che sporge formando un angolo tra testa e orecchio maggiore del valore normale di 30°. L' otoplastica pertanto è l'intervento chirurgico che si pone come obiettivo la correzione di tale deformità e di altre, ad essa eventualmente associate. Esistono numerose tecniche ma tutte si basano su di un unico razionale: la cartilagine è un tessuto che ha notevole memoria elastica, se si riesce a vincerne l'iniziale memoria e a sagomarla, una volta stabilizzatasi, essa manterrà sempre la nuova posizione.

L' otoplastica viene generalmente eseguita in anestesia locale (in casi selezionati, può essere eseguita in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale); il tempo operatorio richiesto è circa un'ora.

Si raccomanda al paziente di:

  • non assumere aspirina o farmaci che la contengono per almeno una settimana prima dell'intervento e due settimane dopo;
  • eliminare il fumo almeno due settimane prima e fino a due settimane dopo l'intervento.

Dopo aver infiltrato l'anestetico locale, si pratica un'incisione a forma di losanga in corrispondenza della faccia posteriore dell'orecchio, quindi si rimuove la piccola porzione di cute incisa e si espone, in questo modo, la cartilagine auricolare; quest'ultima viene a questo punto indebolita anteriormente, per mezzo di una serie di piccoli tagli o abrasioni, e modellata in modo da ricostruire le pieghe naturali del padiglione auricolare. In conclusione si eseguono le suture per chiudere le incisioni cutanee.

Il timing per questo tipo di intervento è indicato a partire dai 5 anni di età poiché solo allora le strutture raggiungono una certa stabilità nell'accrescimento.
Per limitare l'edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire l'accostamento della cute sul padiglione auricolare, viene applicata una medicazione compressiva che deve essere indossata per 7-10 giorni dopo l'intervento. Quando la fasciatura elastica viene rimossa, le orecchie possono apparire bluastre e gonfie: questa è una condizione normale che tende a migliorare entro i primi giorni e a scomparire, nei casi più persistenti, in poche settimane; in seguito alla rimozione della medicazione, viene fatta indossare per quattro settimane, inizialmente durante tutto il giorno e successivamente solo durante le ore notturne, una fascia per capelli del tipo da tennista.

Dopo l'intervento devono essere assunti antibiotici per 5 giorni associati a farmaci antinfiammatori.
La cicatrice, ricadendo nel solco retroauricolare, risulterà praticamente invisibile.
Possibili complicanze dell' otoplastica sono: ematomi, infezioni, cicatrici patologiche, asimmetrie per le quali può essere richiesta una revisione chirurgica in anestesia locale, a distanza di un anno dal primo intervento.