Articoli

I Dottori dello Studio Aceto sono attivi anche nel campo della ricerca, nelle soluzioni più innovative ed all'avanguardia per la risoluzione delle problematiche nei settori che vanno da quello Odontoiatrico ed Ortodontico a quello della Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. Di seguito sono riportati alcuni dei contributi scientifici in cui i Dottori dello Studio Aceto sono stati relatori.

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Radiological features of non-venomous snakebite hand injury
Chirurgia plastica pubblicato il 20/07/2015
Dear Sir, There is no epidemiological study that exists in the UK for non-venomous snakebites. People most likely to be bitten by snakes live in rural areas in Africa, Asia and Latin America, and work mostly in agriculture.1 It is however a very unusual injury in Europe. We present the case of a patient who sustained a bite from a non-venomous snake, identified as a Boa constrictor, on her right hand without any adverse outcome. The patient is a 19-year-old right hand dominant woman who works as a snake keeper. She sustained a bite from a Boa constrictor over the dorsal aspect of right index metacarpophalangeal joint 3 months before she presented to our clinic. Her past medical history was unremarkable.
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A surgical algorithm for partial or total eyebrow flap reconstruction
Chirurgia plastica pubblicato il 04/03/2015
The eyebrow is one of the five aesthetic sub-units of the forehead and it plays a key role in communication and facial expression. Reconstruction of this region can be challenging. Several methods have been described, mostly based on the size of the defect and on the part of the eyebrow that they involve. We describe our experience in 48 patients underlining the importance of a surgical algorithm for repairing eyebrow defects. J. Surg. Oncol. 2015;112:603-609. © 2015 Wiley Periodicals, Inc.
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Monopolar Diathermy- 2 Instruments, 1 Hand
Chirurgia plastica pubblicato il 30/05/2014
Diathermy entails the implementation of high-frequency electrical currents to produce heat and either make inci- sions or induce coagulation. Monopolar cautery involves disposable cautery pencils and electrosurgical diathermy units. In typical monopolar cautery, an electrical plate is placed on the patient’s skin and acts as an electrode, while the current passes between the instrument and the plate.
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Influence of bracket-slot design on the forces released by superelastic nickel-titanium alignment wires in different deflection configurations
Odontoiatria pubblicato il 01/05/2014
Objective: To evaluate how different bracket-slot design characteristics affect the forces released by superelastic nickel-titanium (NiTi) alignment wires at different amounts of wire deflection. Materials and Methods: A three-bracket bending and a classic-three point bending testing apparatus were used to investigate the load-deflection properties of one superelastic 0.014-inch NiTi alignment wire in different experimental conditions. The selected NiTi archwire was tested in association with three bracket systems: (1) conventional twin brackets with a 0.018-inch slot, (2) a self-ligating bracket with a 0.018-inch slot, and (3) a self-ligating bracket with a 0.022-inch slot. Wire specimens were deflected at 2 mm and 4 mm. Results: Use of a 0.018-inch slot bracket system, in comparison with use of a 0.022-inch system, increases the force exerted by the superelastic NiTi wires at a 2-mm deflection. Use of a selfligating bracket system increases the force released by NiTi wires in comparison with the conventionl ligated bracket system. NiTi wires deflected to a different maximum deflection (2 mm and 4 mm) release different forces at the same unloading data point (1.5 mm). Conclusion: Bracket design, type of experimental test, and amount of wire deflection significantly affected the amount of forces released by superelastic NiTi wires (P , .05). This phenomenon offers clinicians the possibility to manipulate the wire’s load during alignment. (Angle Orthod. 2014;84:541–547.)
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Intrusione ortodontica con l’ausilio dell’ancoraggio scheletrico
Odontoiatria pubblicato il 24/11/2013

Quando viene esercitata una forza ortodontica (azione) sul dente, la reazione sarà il suo spostamento. Per ogni spostamento, però, c’è una reazione uguale e opposta (perdita di ancoraggio), che inevitabilmente può muovere altri denti, se questi sono inseriti nell’apparecchiatura (ancoraggio dentale), creando allentamenti dentali o spostamenti indesiderati.

Da pochi anni sono stati introdotti in commercio i mini impianti ortodontici per fornire un ancoraggio assoluto e allo stesso tempo temporaneo.

Lo scopo di questo articolo è quello di mostrare come un’estrusione molare superiore possa essere trattata mediante l’utilizzo di miniviti ortodontiche, evitando il posizionamento di apparecchiature fisse, al fine di rendere il trattamento quanto più confortevole ed estetico per il paziente.

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Aesthethic Expander: il nuovo espansore palatale per il controllo della dimensione verticale
Odontoiatria pubblicato il 20/09/2013

Gli espansori palatali più comuni si dividono in 2 tipi:

- Espansori su bande

- Espansori su placche

Il disgiuntore su placche in resina è costituito da un filo in acciaio modellato sul margine occlusale dei denti di supporto al quale viene saldata la vite di tipo Hyrax. Tale apparecchio viene utilizzato soprattutto per i pazienti con altezza facciale anteriore aumentata grazie all’effetto bite block posteriore. Lo spessore della resina che ricopre le superfici occlusali dei denti posteriori, inibisce l’eruzione dei denti posteriori durante il trattamento. L’utilizzo di questo tipo di espansore può essere vantaggioso per il fatto che non è richiesta la prova delle bande e l’inserimento quindi non è doloroso. Tuttavia, come complicazione occasionale è stata frequentemente riportata un’infiammazione del tessuto palatale. Lo scopo di questo lavoro è quello di presentare un tipo di espansore estetico, che controlli l’eruzione dei denti posteriori durante la terapia e che allo stesso tempo sia più confortevole e meno invasivo per il paziente.

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Il trattamento innovativo dell'ortodonzia linguale
Odontoiatria pubblicato il 11/09/2013

L’Ortodonzia linguale consiste nel fissare gli attacchi dell'apparecchio sulla parte interna (o linguale) del dente, rendendoli invisibili dall'esterno.

Questa tecnica richiedendo un approccio biomeccanico diverso, unito ad un maggior tempo operativo necessario alla poltrona, si è diffusa limitatamente.

L’ultima grande innovazione nell’ortodonzia linguale customizzata è stata l’introduzione degli attacchi autoleganti, già utilizzati ampiamente nella tecnica vestibolare.

Lo scopo di questo articolo è quello di presentare un caso di affollamento dentale inferiore trattato con Harmony, una tecnica di ortodonzia linguale customizzata autolegante.

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Fillet of pinna flap in scalp reconstruction
Chirurgia plastica pubblicato il 22/06/2013
We report four patients operated in the last three years, for lesions of the ear, invading the post auricular skin and infiltrating into the scalp.On examination these ulcerating lesions had the clinical appearance of deeply infiltrating basal cell carcinoma. Surgery was performed under general anaesthesia.After resection was performed with 1 cm skin margins, down and including the temporal fascia, the clear anterior skin surface of the upper pole of the ear was freed by its internal cartilaginous skeleton. The obtained fillet flap of the homolateral upper ear pole was raised and reflected posteriorly to cover the wound completely or partially. When needed, a split skin graft was added to the reconstruction.
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Auricular keloid burn
Chirurgia plastica pubblicato il 05/06/2013
Ear keloids are frequent. They usually appear as shiny, smooth, globular fibrous lesions; they are frequently symptomatic: patients can report pain, pruritus, numbness and redness in the area of the lesion [1]. Keloids can occasionally grow in areas of minimal tension because of the proliferation of trapped dermal elements in predisposed individuals, especially after injury [2]. Auricular keloids can develop as a result of ear-piercing, trauma, burn and surgery (otoplasty, excision of different skin or soft tissues benign lesions or more aggressive surgery).
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Caso Clinico Complesso
Odontoiatria pubblicato il 17/09/2012

La diagnosi ortodontica è la formulazione di ipotesi in modo sistematico, diretto a due fini: la classificazione e la pianificazione delle misure terapeutiche richieste dal caso.

Se non vengono ricercati correttamente i segni clinici, non vengono effettuate le opportune indagini radiografiche e le misurazioni cefalometriche, i rischi di programmare un trattamento ortodontico incongruo possono decisamente aumentare.

L’obiettivo di questo articolo è di mostrare come elaborare un corretta diagnosi di un caso clinico complesso, che richiede l’estrazione di 4 premolari.


Il nostro protocollo operativo si articolerà attraverso i seguenti punti:


1. Raccolta dei dati clinici ed anamnestici

2. Classificazione dei difetti in esame

3. Analisi delle possibilità di trattamento e dei rischi connessi al caso

4. Ipotesi del piano di trattamento razionale

5. La discussione attraverso il blog, del piano di trattamento ipotizzato